Ritorniamo in Chiesa

Da questa settimana abbiamo ri-preso le Celebrazioni in Duomo alla presenza dei fedeli. Per molte setti-mane la S. Messa è stata celebrata a porte chiuse. Non è stato facile perché la mancanza fisica di un’assemblea è mancanza di una parte essenziale della celebrazione stessa. Parlare ai banchi, o solo a quei quattro fedeli che con impegno ogni domenica hanno anima-to le nostre Messe, è un’esperienza abbastanza triste. Ciò che aiutava è la consapevolezza che, al di là di quello che gli occhi vedevano, c’erano altre persone che da casa seguivano e, in comunione di spirito, vivevano questo momento.
Per questo ora, allentate le restri-zione per la pandemia, abbiamo so-speso le trasmissioni (lasciando solo le Messe domenicali per quegli anziani che ammalati o ancora titubanti non escono di casa).
Ora abbiamo la possibilità di ritorna-re a partecipare alle nostre celebrazio-ni. Ma con quale spirito vi ritorniamo? Abbiamo avuto nostalgia del nostro in-contro sacramentale con Cristo? Qual-cuno per telefono ha espresso il suo dissenso per questa interruzione delle trasmissioni delle celebrazioni perché era comodo seguire da casa la Messa o il Rosario.
Allora, forse dobbiamo riscoprire cosa vuol dire partecipare alla Messa e non semplicemente andare o vedere la messa. Quando un sacerdote cele-bra, lo fa con una comunità, perché la celebrazione sia veramente liturgica ha bisogno di un’assemblea che esprime la sua presenza attraverso la sua mini-sterialità. L’incontro con il Cristo e con i fratelli nella celebrazione dell’Eucarestia non è una realtà virtua-le, ma può essere solo reale: ho biso-gno di vedere i miei fratelli, di sentire la loro voce, la loro vicinanza, la loro presenza; ho bisogno di incontrare il Cristo nel mistero del suo Corpo dato per noi ed è questo Corpo che non vir-tualmente, ma realmente ci sostiene e di cui abbiamo bisogno.
Nei primi secoli, i cristiani di Abitene dicevano che non potevano vivere senza incontro domenicale con il Cristo nel mistero della sua mensa.
Ritorniamo allora anche noi a parte-cipare all’Eucaristia sapendo che senza questo incontro con il Cristo e con i fra-telli non possiamo vivere, non possia-mo essere e diventare chiesa, non possiamo dirci e vivere da fratelli in Cri-sto.
Riscopriamo allora, dopo un’astinenza di settimane, la bellezza e la grandezza di questo appuntamento settimanale con il Signore e i fratelli e lo vogliamo sentire e vivere come l’essenziale per la nostra vita.

Posted in news.